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I vini DOC, DOCG, IGT della Lombardia 

Prodotto Descrizione
Alto Mincio (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
 
Benaco Bresciano (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
 
Bergamasca (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
Botticino (DOC)
D.M. 19/04/68 (G.U. n. 140 del 03/06/68)
Da tempo immemorabile, nel territorio dei comuni di Botticino e di Rezzano, in provincia di Brescia, e in quello della stessa Brescia, dalle uve dei vitigni Barbera (minimo 30%), Schiava Gentile media e/o grigia (minimo 10%), Marzemino, localmente denominato Berzamino (minimo 20%), e Sangiovese (minimo 10%), a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni a bacca rossa, raccomandati e/o autorizzati per la zona, si ottiene questo vino dal colore rubino carico con riflessi granati; odore vinoso e intenso; sapore asciutto, armonico, giustamente tannico. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da pasto. Si produce anche nel tipo "riserva", dal colore rosso rubino tendente al granato; odore intenso, pieno, leggermente etereo; sapore pieno, vellutato, di notevole carattere, con lieve percezione di legno. Gradazione minima: 12,5°. Invecchiamento obbligatorio: due anni, a decorrere dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve. Uso: da arrosto.
Capriano del Colle (DOC)
D.M. 08/07/80 (G.U. n. 315 del 17/11/80)
Questa denominazione è riservata ai vini rossi e bianchi prodotti nell’area collinare dei comuni di Capriano del Colle e Poncarale, in provincia di Brescia, nei tipi:Rosso,Riserva,Bianco o Trebbiano.
Cellatica (DOC)
D.M. 19/04/68 (G.U. n. 141 del 04/06/68)
In vigneti pedecollinari e collinari di buona esposizione situati ad una altitudine non superiore ai 400 metri s.l.m., nel territorio amministrativo del comune di Brescia e di quattro comuni della sua provincia (Rodengo Saiano, Gussago, Cellatica e Collebeato), con le uve di Marzemino o Berzamino (minimo 30%), Barbera (minimo 30%), Schiava gentile media o grigia (minimo 10%), Incrocio Terzi n. 1, ovvero Barbera per Cabernet Franc (minimo 10%) ed eventualmente con quelle di altri vitigni a frutto rosso non aromatici, viene prodotto questo vino dalla limpidezza brillante; colore rosso rubino; odore vinoso tipico; sapore sapido, asciutto, con retrogusto leggermente amarognolo. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da pasto. Con una gradazione minima di 12° e un affinamento obbligatorio di circa un anno (l’immissione al consumo deve avvenire dopo il 30 settembre dell’annata successiva a quella della vendemmia), questo vino può fregiarsi della qualificazione "superiore".
Colli Morenici Mantovani del Garda revocato nel 1997 (DOC)
D.M. 30/04/76 ( G.U. n. 224 del 25/08/76
Collina del Milanese (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
 
Franciacorta (DOCG)
D.M. 01/09/95 (G.U. n. 249 del 24/10/95)
Nella Franciacorta, territorio fra le province di Bergamo e Brescia, con le uve di Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero ed esclusivamente con la fermentazione in bottiglia, viene prodotto questo vino spumante dal colore paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdolini o dorati; bouquet proprio della fermentazione in bottiglia, fine, gentile, ampio e composito; sapore sapido, fresco, fine ed armonico. Gradazione minima: 11,5°. Affinamento obbligatorio (in bottiglia): diciotto mesi. Uso: da tutto pasto. Esclusivamente con le uve di Chardonnay e/o Pinot bianco si ottiene il tipo "satèn" (ex "crémant"); con almeno il 15% di uve di Pinot nero il tipo "rosé" (colore rosato più o meno intenso); con il vino dell’annata di riferimento (minimo 85%) il "Franciacorta" millesimato.
Franciacorta Revocato nel 1995 (DOC)
D.M. 11/10/83 (G.U. n. 112 del 21/04/84)
 
Garda (DOC)
D.M. 08/10/96 (G.U. n. 262 del 08/11/96)
Vedi descrizione nella regione Veneto
Garda Bresciano o Riviera del Garda Bresciano (DOC)
D.M. 22/06/77 (G.U. n. 282 del 15/10/77)
 
Garda Colli Mantovani (DOC)
D.M. 30/04/76 ( G.U. n. 224 del 25/08/76)
Dd 22/09/97 ( G.U. n. 230 del 02/10/97)
Dd 26/10/98 ( G.U. n. 258 del 04/11/98)
La coltura della vite nella zona del Garda è antichissima e nel territorio comunale di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino e Volta Mantovana, in provincia di Mantova, si producono i seguenti vini:Bianco,Rosato,Rosso,Cabernet,Chardonnay,Merlot,Pinot Bianco,Pinot Grigio,Sauvignon.
Lambrusco Mantovano (DOC)
D.M. 06/05/87 (G.U. n. 245 del 20/10/87)
In due aree distinte, la prima comprendente il territorio tra il fiume Oglio e il fiume Po e la seconda costituita dall’Oltrepò mantovano, che coincidono rispettivamente con le sottozone "Viadanese-Sabbionetano" e "Oltrepò Mantovano", dalle uve di Lambrusco Viadanese (localmente denominato Grappello Ruperti) e/o Lambrusco Maestri (localmente denominato Grappello Maestri) e/o Lambrusco Marani e/o Lambrusco Salamino (minimo 85%), a cui possono essere aggiunte quelle di Lambrusco di Sorbara e/o Lambrusco Grasparossa (localmente denominato Grappello Grasparossa) e/o Ancellotta e/o Fortuna, si ottiene questo vino nelle tipologie:Rosso,Rosato.
Questi vini con una gradazione minima di 11° portano in etichetta il riferimento alla sottodenominazione di origine.
Lugana (DOC)
D.M. 21/07/67 (G.U. n. 210 del 22/08/67)
A sud del lago di Garda si incontra la "Lugana", zona pianeggiante che dalla provincia di Brescia arriva sino a quella di Verona. Qui, dalle uve del vitigno Trebbiano di Soave, localmente denominato Trebbiano di Lugana, a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni a frutto bianco, non aromatici, raccomandati e/o autorizzati per la zona (massimo 10%), si ottiene questo vino dal colore paglierino o verdolino, con tendenza al giallo leggermente dorato con l’affinamento; odore delicato, gradevole, caratteristico; sapore fresco, morbido, armonico, con eventuale leggera percezione di legno. Gradazione minima: 11°. Uso: da pesce.
Si produce anche nei tipi "superiore" e "spumante". Il primo ha colore paglierino o verdolino, con tendenza al giallo dorato con l’invecchiamento; odore delicato, gradevole, caratteristico; sapore morbido, armonico, corposo, con eventuale leggera percezione di legno; gradazione minima: 12°; invecchiamento e affinamento obbligatori: un anno, a decorrere dal 1° ottobre dell’anno di produzione delle uve. Il secondo ha spuma fine e persistente; colore paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi dorati; odore fragrante con sentore fruttato (se spumantizzato con metodo charmat) o con bouquet fine e composto (se spumantizzato con metodo classico); sapore fresco, sapido, fine ed armonico; gradazione minima: 11,5°.
Montenetto di Brescia (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
 
Oltrepo' Pavese (DOC)
D.M. 22/10/87 ( G.U. n. 87 del 14/04/88
In provincia di Pavia, su una serie di colline rivestite di stupendi vigneti, maturano varietà di uve di alto pregio. Usando dosate mescolanze di tali uve o operando in purezza varietale si ottengono i seguenti vini bianchi e rossi e spumanti naturali: Rosso,Rosso Riserva,Rosato,Buttafuoco,Sangue di Giuda, Barbera, Bonarda, Riesling Italico,Riesling Renano, Cortese, Moscato,Moscato Liquoroso (dolce e/o secco),Moscato Passito,Malvasia,Pinot Nero,Pinot Grigio,Spumante (bianco o rosato), Chardonnay, Sauvignon, Cabernet Sauvignon
Provincia di Mantova o Mantova (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
 
Provincia di Pavia o Pavia (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
Quistello (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
 
Ronchi di Brescia (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
Sabbioneta (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
 
San Colombano al Lambro (DOC)
D.M. 18/07/84 ( G.U. n. 334 del 05/12/84
Nella zona collinare che comprende in parte i comuni di San Colombano al Lambro, di Graffignana e di S. Angelo Lodigiano, in provincia di Milano, ed in parte i comuni di Mirandolo Terme e di Inverno Monteleone, in provincia di Pavia, con le uve dei vitigni Croatina, Barbera, Uva Rara e con l’eventuale minima aggiunta di altre uve della zona, si produce questo vino dal colore rosso rubino; odore vinoso, caratteristico; sapore asciutto, sapido, di corpo con retrogusto leggermente "ammandorlato". Gradazione minima: 11°. Uso: da pasto.
San Martino della Battaglia (DOC)
D.M. 26/03/70 (G.U. n. 131 del 27/05/70)
Nella zona che comprende, in tutto o in parte, i territori dei comuni di Sirmione, Desenzano, Lonato e Pozzolengo, in provincia di Brescia, oltre a quello di Peschiera, in provincia di Verona, con le uve provenienti dal vitigno Tocai friulano (minimo 80%), a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, raccomandati e/o autorizzati per la zona, si ottiene questo vino dal colore giallo citrino, tendente al dorato con l’affinamento; odore evoluto, intenso, caratteristico; sapore fresco, secco o rotondo, con retrogusto leggero di mandorla. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da pesce. Con l’alcolizzazione del mosto di base, anche parzialmente fermentato, si ottiene il tipo "liquoroso", dal colore giallo tendente al dorato con l’affinamento; odore intenso, caratteristico; sapore gradevolmente dolce, vellutato, armonico e generoso, con leggero retrogusto di mandorla, eventualmente con sapore di legno derivante dall’affinamento in botte. Gradazione minima: 15°. Uso: da dessert.
Sebino (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
Terrazze Retiche di Sondrio (IGT)
D.M. 18/11/95 (G.U. n. 285 del 06/12/95)
 
Terre di Franciacorta (DOC)
D.M. 31/08/95 (G.U. n. 273 del 22/11/95)
Nella stessa zona di produzione del "Franciacorta" DOCG si producono altri vini bianchi e rossi raggruppati sotto la denominazione di origine controllata "Terre di Franciacorta".
Il vino "Terre di Franciacorta" Bianco può essere prodotto con le uve provenienti da vigneti iscritti all’albo della DOCG "Franciacorta" e lo stesso vino spumante a DOCG "Franciacorta" può passare a vino tranquillo a DOC "Terre di Franciacorta".
Valcalepio (DOC)
D.M. 03/08/76 (G.U. n. 308 del 18/11/76)
Nella bella ed accogliente zona collinare che dalla parte più meridionale del lago di Iseo si protende verso il Bergamasco si producono questi vini: Rosso,Bianco,Moscato Passito.
Questo vino può fregiarsi della dizione "Moscato di Scanzo passito" se ottenuto da uve provenienti dalla sottozona Scanzorosciate.
Valtellina (DOC)
D.M. 11/08/68 (G.U. n. 244 del 25/09/68)
Sulla sponda destra del fiume Adda, nei comuni di Ardenno, Tirano, Piateda e Ponte in Valtellina, e sulla sponda sinistra, nei comuni di Villa di Tirano e Albosaggia, tutti in provincia di Sondrio, con le uve di Nebbiolo, localmente denominato Chiavennasca (minimo 80%), ed eventualmente con quelle di altri vitigni a bacca rossa, raccomandati e/o autorizzati per la zona, si produce questo vino dal colore rosso rubino, con eventuali riflessi granato; odore delicato, persistente, caratteristico; sapore asciutto e leggermente tannico, con eventuale percezione di legno. Gradazione minima: 11°. Invecchiamento e affinamento obbligatori: sei mesi. Uso: da pasto. Con le uve sottoposte ad appassimento si ottiene il tipo "Sforzato" o "Sfursàt", dal colore rosso rubino, con eventuali riflessi granato; odore intenso, con sentore di frutti maturi, ampio; sapore grande morbidezza, strutturato e di carattere, con eventuale percezione di legno. Gradazione minima: 14°. Invecchiamento e affinamento obbligatori: due anni. Uso: da fine pasto.
Valtellina Superiore (DOCG) Sulle sponde del fiume Adda, in provincia di Sondrio, in aree ben delimitate comprese all’interno della zona di produzione del Valtellina DOC, con le uve del vitigno Nebbiolo, localmente denominato Chiavennasca (minimo 90%), a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni a bacca rossa raccomandati per la zona, si produce questo vino dal colore rosso rubino tendente al granato; profumo caratteristico, persistente, sottile e gradevole; sapore asciutto e leggermente tannico, austero, vellutato, armonico e caratteristico. Gradazione minima: 12°. Invecchiamento obbligatorio: due anni, a decorrere dal 1° dicembre successivo alla vendemmia, di cui almeno uno in botti di legno; tre anni per la "Riserva". Uso: da arrosto. Le sottodenominazioni geografiche "Sassella", "Grumello" "Inferno" e "Valgella" sono riservate ai prodotti ottenuti nei vigneti situati nelle corrispondenti sottozone geografiche; la dizione "Stagafassli" è consentita per il prodotto imbottigliato nel territorio della Confederazione Elvetica.

Fonte: www.politicheagricole.it/QUALITA/VINI/HOME.ASP