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Glossario

Alveare

Famiglia organizzata e in piena evoluzione (favi, regina, covata, ecc.) insediata in un’arnia.

Un insieme variabile da 2 a 50 alveari costituiscono un apiario

Apiario

Gruppo di alveari

Apifughi, apirepellenti

Soluzioni liquide adatte a far fuggire le api che non ne apprezzano l’odore. Vengono usate per far abbandonare il melario dalle api in occasione della raccolta di miele o per miscelarli ai pesticidi ed evitare che le api visitino dei fiori trattati con pesticidi

Apipuntura

Provoca dolore e gonfiore che possono durare da pochi minuti per un apicoltore immunizzato ad alcuni giorni per una persona non particolarmente allergica. Un apicoltore immunizzato può sopportare oltre un centinaio di punture al giorno, senza inconvenienti. Esistono individui particolarmente allergici per i quali anche una sola puntura può causare una reazione grave

Apiscampo

Dispositivo che permette il passaggio delle operaie in un solo senso. Usato, per esempio, per impedire l’ascesa delle api dalla covata al melario il giorno prima della raccolta del miele

Apiterapia

Apipuntura volontaria a scopo terapeutico contro i reumatismi

Arrenotoca

Si dice di una regina non fecondata che depone solo ovuli (uova non fecondate) che danno origine a fuchi. Una regina fecondata che in età avanzata depone ovuli e dà origine esclusivamente a maschi viene chiamata fucaiola

Barba

Alcune famiglie formano la barba all’ingresso dell’alveare, cioè si agglomerano all’esterno, quando lo spazio interno è insufficiente per la dimensione della famiglia; è in genere un sintomo di probabile sciamatura. Questo fenomeno può verificarsi anche nel caso di forti calori estivi e di arnie esposte in pieno sole: in tal caso è da attribuirsi alla temperatura e non alla mancanza di spazio

Cera

Idrocarburo della serie grassa secreto dalle ghiandole cerarie poste sulla parte inferiore dell’addome delle operaie e che si atrofizzano quando l’operaia diventa bottinatrice. Diviene molle a 35°C e fonde a 63°C

Chitina

Sostanza coriacea che costituisce il "guscio" esterno delle api e di altri insetti

Deriva

Fenomeno per cui a volte le bottinatrici entrano per errore in un alveare vicino. Ciò accade soprattutto se gli alveari sono disposti vicini l’uno all’altro, con gli ingressi orientati tutti nella stessa direzione, senza distinzioni di colori. In tal caso può arrivare anche sino al 60%, altrimenti rimane inferiore all’1%

Covata

Insieme delle uova, larve, ninfe che si trovano nei favi. La covata è mantenuta a una temperatura di 34-36°C in atmosfera umida dal glomere alloggiato sui favi

Entomologia

Parte della zoologia che si occupa dello studio degli artropodi e in particolare degli insetti

Famiglie

Insieme delle api che vivono in un alveare. Il numero delle api può variare da meno di 10.000 a fine inverno a 50-60.000 e oltre, durante il periodo di raccolta

Fecondazione

La fecondazione della regina avviene in volo, durante una bella giornata, nella maggioranza dei casi dopo alcuni giorni dallo sfarfallamento. La regina dopo i 25-30 giorni di età, se non si è ancora accoppiata perde l’estro all’accoppiamento e diventa arrenotoca

Ferormoni

Nome che solitamente viene dato a particolari sostanze emesse da ghiandole, soprattutto nelle femmine, capaci di esercitare anche in dosi di millesimi di milligrammi un’attrazione verso il sesso opposto.

Nelle api il ferormone o sostanza reale è un ormone secreto dalle ghiandole mandibolari delle api regine. La presenza di ferormone o sostanza reale mantiene la coesione della famiglia e inibisce l’allevamento di altre regine

Frusta

Primo segmento delle antenne

Gelatina

Pappa di nutrimento delle larve. La gelatina per l’allevamento delle larve reali, chiamata gelatina o pappa reale, differisce da quella somministrata alle larve di operaie o fuchi a partire dal terzo giorno di vita delle larve stesse

Glomere

pallone fatto dalle api con in mezzo la regina)

Guardiane

Operaie addette alla custodia e alla difesa dell’entrata del nido

Ladre o saccheggiatrici

Operaie che in periodo di mancanza di nettare, durante la bella stagione, vanno disperatamente alla ricerca di bottino introducendosi presso altri alveari

Ligula

Lingua dell’ape di lunghezza variabile da 5,5 a 7 mm e oltre. Formata da ottanta anelli rivestiti di una muscolatura che permette all’ape di muoverla in tutti i sensi.

Marcatura

Macchiolina di vernice colorata (o applicazione di un dischetto colorato) sulla parte superiore del torace della regina per meglio individuarla e riconoscerne l’età. Ad ogni colore corrisponde un anno diverso

Nutrici

Api che secernono, preparano e depongono sul fondo delle celle la gelatina per il nutrimento delle larve

Ocelli

Occhi semplici degli insetti. Le api possiedono tre ocelli per la visione ravvicinata

Orfanità

Stato della famiglia quando manca la regina. Le api manifestano irrequietezza, attività senza scopo apparente, apporto di polline scarso o nullo

Orientamento delle api

Si basa sulla posizione del sole. Anche se il cielo è coperto le api si possono orientare pochè i loro occhi composti sono sensibili ai raggi ultravioletti che attraversano lo strato nuvoloso

Ovificazione

Azione della deposizione delle uova. L’ovificazione è una funzione riservata alla regina e ha inizio alcuni giorni dopo la fecondazione. Nelle famiglie orfane di regina si registrano casi di operaie che depongono ovuli nelle celle di operaie e danno origine a fuchi di piccola taglia

Palinologia

Studio dei pollini

Paraffina

Sostanza solida di colore bianco derivata dal petrolio. Ha sostituito completamente la cera nella fabbricazione delle candele

Propoli

Sostanza resinosa raccolta dalle api su germogli di talune piante

Peso delle api

Si calcola che 1 kg di api contenga oltre 10.000 insetti

Pungiglione o aculeo

È costituito da due specie di setole cave, aderenti l’una all’altra e collegate col serbatoio del veleno. L’estremità dell’aculeo è dentellata e i dentelli possono bòoccare l’aculeo nell’epidermide della vittima provocando lo strappo della parte terminale dell’addome dell’ape. La regina possiede un aculeo ricurvo, a sciabola, non dentellato, ma se ne serve solo contro le rivali. Il fuco non è munito di pungiglione

Razze d’api

Apis mellifica: Mellifica mellifica (razza tedesca), Mellifica ligustica (razza italiana), Mellifica sicula, Mellifica carnica, Mellifica caucasica, Mellifica cipriota, Mellifica telliana, Mellifica banatica, Mellifica adansoni, Mellifica capensis

Rendimento

(di un alveare in termini di miele) è influenzato da numerosi fattori: somministrazione di nutrimento, introduzione di fogli cerei non costruiti, prelevamento di favi con operaie, spostamento dell’alveare, entità delle scorte necessarie per l’inverno, andamento stagionale, deriva, nomadismo, ecc.; un alveare può fornire da zero a punte di 30-40 kg di miele con una media intorno ai 10-12 kg

Sciamatura

E’ il modo naturale di moltiplicarsi delle famiglie di api. Esso ha luogo in marzo-aprile nella zona mediterranea e in aprile-maggio nelle zone più fredde.

Serventi

Operaie che circondano, nutrono e accudiscono alla regina.

Sfarfallamento

Nascita dell’insetto perfetto che, completata l’ultima muta, perfora l’opercolo della cella, esce e si unisce alla famiglia

Spermateca

Organo della regina dove sono conservati gli spermatozoi in numero di parecchi milioni

Uova

Ovuli fecondati (diploidi). Si schiudono dopo 3 giorni dando origine a una larva di sesso femminile (operaia o regina). L’uovo quando non è fecondato (aploide) viene più propriamente chiamato ovulo e dà origine a larve di sesso maschile

Veleno

Un’ape può iniettare con una puntura un terzo di miligramma di veleno. La dose mortale per una persona normale è di oltre 500 punture. L’immunità al gonfiore si ottiene gradualmente, col tempo

Ventilatrici

Durante la bella stagione, quando la temperatura è elevata, si possono notare delle operaie all’ingresso che, col battito delle ali, fanno circolare l’aria nel nido e nel melario. Tale operazione ha lo scopo di regolare la temperatura all’interno dell’alveare